Antisismica: ecco le agevolazioni fiscali già in vigore
l nostro ordinamento prevede diverse misure, strutturali al sistema, che agevolano gli interventi di prevenzione antisismica, al di là delle misure straordinarie di cui si sta ultimando il perimetro in questi giorni. Misure che quindi possono essere usate, oltre la situazione emergenziale post sisma, anche per interventi preventivi sul patrimonio edilizio esistente.
Bonus del 50%
Detrazione Irpef al 50% per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio abitativo, nel limite massimo di 96.000 euro per unità immobiliare posseduta da persone fisiche. In particolare può applicarsi a:
– condomini, case uni-bifamiliari e pertinenze;
– interventi di recupero edilizio;
– manutenzione ordinaria sulle parti comuni;
– manutenzione straordinaria;
– restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia;
– interventi relativi all’adozione di misure antisismiche (esecuzione di opere per la messa in sicurezza statica e per la redazione della relativa documentazione obbligatoria atta a comprovare la sicurezza statica del patrimonio edilizio, nonché per la realizzazione degli interventi necessari al rilascio della documentazione). Tali interventi antisismici devono essere realizzati sulle parti strutturali di interi edifici e, se riguardanti fabbricati siti in centri storici, devono essere eseguiti sulla base di progetti unitari e non su singole unità immobiliari.
La detrazione è ripartita in 10 quote annuali di pari importo, ed è attuabile per spese sostenute fino al 31 dicembre 2016. Dal 1 gennaio 2017, salvo proroghe, si ritornerà al 36% di detrazione, con massimale di 48.000 euro.
Detrazione del 65% per le zone 1 e 2
Il nostro ordinamento prevede una detrazione Irpef/Ires specifica del 65% delle spese sostenute, per un massimo di 96.000 euro, per interventi di messa in sicurezza statica.
È applicabile ad interventi per i quali la richiesta del titolo edilizio dei lavori è stata presentata dal 4 agosto 2013.
Si applica a:
– abitazioni principali;
– immobili a destinazione produttiva (uffici, negozi, capannoni, laboratori eccetera) posseduti anche da persone giuridiche.
La condizione di accesso alla detrazione è la localizzazione dell’immobile nelle zone sismiche ad alta pericolosità (zone 1 e 2, individuate in base ai criteri idrogeologici di cui alla OPCM 3274/2003).
La detrazione è riconosciuta per gli interventi di messa in sicurezza statica riguardanti le parti strutturali degli edifici, e per la redazione della documentazione obbligatoria ai fini della prova della sicurezza statica.
Anche in questo caso, la detrazione è applicabile alle spese sostenute fino al 31 dicembre 2016.
Alberghi
La misura del credito d’imposta per il recupero degli alberghi riguarda le strutture esistenti alla data del 1 gennaio 2012. Il credito è pari al 30% delle spese sostenute, fino a un massimo di 200.000 euro nel triennio 2014-2016. Il contributo è riconosciuto fino all’esaurimento dei fondi per esso stanziati (20.000 di euro per il 2015 e 50.000 di euro dal 2016 al 2019).
Riguarda anche interventi di:
– manutenzione straordinaria;
– restauro e ristrutturazione edilizia (inclusa la prevenzione antisismica).
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