Tassi interesse mutui casa, Banca d’Italia: “A dicembre in discesa a 2,32%”

I tassi d’interesse sui mutui casa erogati alle famiglie, comprensivi delle spese accessorie, hanno fatto registrare a dicembre 2016 un valore del 2,32%, in calo rispetto al 2,35% nel mese precedente. Lo ha reso noto la Banca d’Italia con il documento “Principali voci dei bilanci bancari”.

A ottobre 2016 i tassi erano a 2,34% e a settembre 2016 a 2,33%. Per quanto riguarda le altre voci, viene evidenziatoun tasso sulle nuove erogazioni di credito al consumo pari al 7,64%, in discesa rispetto all’8,02% del mese precedente.

Acquisto casa da costruttore, nel 2017 proroga dello sconto Iva al 50%

Non è presente nella legge di Stabilità, ma dovrebbe arrivare con il primo provvedimento utile, la proroga del bonus dell’Iva al 50% per l’acquisto casa dal costruttore anche per il 2017, 2018 e 2019.

Il Senato ha infatti approvato un emendamento che impegna il governo a “prorogare, nel primo provvedimento utile, l’efficacia dell’articolo 1, comma 56, della legge 28 dicembre 2015, n. 208 in relazione agli acquisti di abitazioni in classe energetica A e B effettuati fino al 31 dicembre 2019″. L’agevolazione prevede per gli acquirenti di una casa nuova o ristrutturata in classe energetica A o B, uno sconto irpef pari al 50% dell’iva pagata.

Sconto irpef per l’acquisto di abitazioni energetiche 2017

Lo sconto Iper sull’Iva spetta a tutti i contribuenti che decidono di acquistare una nuova casa o una casa da ristrutturae direttamente dalla società di costruzione. Per avere diritto all’agevolazione

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Rendimenti immobiliari al top nel III trimestre 2016 (tabelle città)

Per chi vuol comprare casa accendendo un mutuo è davvero un ottimo momento. Gli indici di riferimento per i tassi fissi e variabili sono ai minimi storici e lo spread è intorno all’1%, senza contare le offerte aggressive delle banche. Ma l’incertezza economica frena ancora la voglia di un’abitazione degli italiani. A dirlo l’ultima Bussola Crid-MutuiSupermarket.

L’investimento immobiliare convive con il clima d’incertezza economica degli ultimi 12 mesi e diventa sempre più redditizio. Secondo i dati analizzati dall’ufficio studi idealista le performance di tutti i prodotti immobiliari sono in crescita, a fronte di un rendimento del Btp a 10 anni tornato intorno al 2%.

Il rendimento lordo che offre l’investimento in abitazioni da mettere in affitto è cresciuto fino al 5,4%, dal 5,1% dell’anno scorso e performa bene in tutti i grandi mercati.

Lo studio calcola il rendimento lordo mettendo in relazione il prezzo di vendita e quello d’affitto di differenti prodotti immobiliari. A garantire i ritorni maggiori, con un 8,7% a fronte dell’8% di un anno fa, è il segmento commerciale. Crescono notevolmente anche gli uffici – dal 6,9 al 7,6% – e i box, che si attestano al 6%, dal 4,9% di dodici mesi fa.

Rendimenti nel residenziale

Tra le città capoluogo italiane, Trapani (8,1%) segna i migliori ritorni sull’investimento, seguita da Biella (8%). A livello di grandi centri, Milano è al top con il 5,7%, seguita da  Torino 5,5 %. I rendimenti da affitto poi toccano il 5,1% a Firenze e il 5% a Roma. Tra i grandi mercati del sud, Catania offre la redditività più interessante, con un 5,7%. Nella parte bassa della graduatoria stazionano Massa (3,7%), Venezia (3,7%) e Siena (3,6%).

Rendimenti dei locali commerciali (no capannoni)

I locali commerciali rimangono il prodotto con i tassi di rendimento più alti nella maggior parte delle città monitorate. Milano (14,8%) è la regina del settore retail, seguita da Treviso (13,4%) e Livorno (12,3%). Altre 10 città presentano rendimenti a due cifre, da Bologna (11,6%) a Palermo (10,1%). Le città meno appealing per gli investitori sono Siena con il 4,4% e Ferrara con il 3,4%.

Rendimenti degli uffici

Tra le città capoluogo, Modena (7,9%) è quella che offre il rendimento annuo lordo da locazione più elevato sugli uffici. Il capoluogo emiliano precede di un soffio Catania e Verona al 7,8% e Vicenza con il 7,6%. Dalla parte opposta del ranking troviamo Pesaro (4,1%), Monza e Bolzano, entrambe con il 5,1%.

Rendimento dei box

I box auto hanno superato i rendimenti medi delle abitazioni nell’ultimo anno.
Un andamento confermato in alcune grandi piazze monitorate in questo report, come Roma e Palermo , entrambe con rendimenti al 6,6%, seguono Firenze (5,2%) e Napoli (4,4%).

A Catania (2,6%) il posto auto è il meno profittevole, ma vale la pena di notare che anche in questo caso il rendimento lordo supera i buoni a 10 anni.

* il rendimento da affitto viene inteso al lordo di imposte (imu, cedolare secca) e le spese di gestione

 

 

Meglio comprare casa o andare in affitto? Confronto tra Milano e Roma

Meglio comprare casa o andare in affitto? Confronto tra Milano e Roma

L’eterno dilemma di chi cerca casa è: meglio comprare accendendo un mutuo o andare in affitto? Un’analisi di Tecnocasa mette a confronto la convenienza tra l’acquisto o la locazione a Roma e Milano.

Affitto o acquisto a Milano

Oggetto dell’analisi dell’Ufficio Studi di Tecnocasa sono un bilocale di 55 mq e un trilocale di 90mq in un zona semicentrale di Milano.

Bilocale – Acquisto

L’immobile costa 220.000 € e l’acquirente ricorre ad un mutuo a tasso fisso di 25 anni che finanzia il 78% del valore, pagando una rata di mutuo di 755 €. Possiede quindi un capitale a disposizione di 60.000 €. L’importo del mutuo comprende anche le spese legate all’acquisto dell’immobile: notaio, intermediazione immobiliare, imposte e bolli.

Egli pagherà i costi legati all’acquisto della casa e all’accensione del mutuo e avrà un beneficio fiscale grazie alla detrazione degli interessi passivi. Inoltre dovrà pagare le spese di gestione dell’immobile (manutenzione straordinaria e assicurazione). Per calcolare il valore futuro dell’ immobile abbiamo considerato una rivalutazione annua pari alla media dell’indice Istat degli ultimi 10 anni.

Bilocale -Affitto

Chi opta per la locazione paga un canone mensile iniziale di 700 €. Il capitale a disposizione (di 60.000 €) viene investito in un BTP con scadenza tra 25 anni. L’affitto sarà aggiornato ogni anno in base all’indice Istat. L’inquilino dovrà pagare annualmente la registrazione del contratto di locazione.

Differenza rata mutuo-canone e altri costi/benefici

Il modello proposto considera la differenza tra i canoni di locazione e le rate di mutuo. Per esempio, nel primo anno ci sarà una differenza positiva per il locatario (che spende 700 € al mese contro una rata mensile di 755 € per il proprietario). Si considera anche l’eventuale differenza tra i costi di gestione dell’immobile, i costi della locazione e il beneficio fiscale per la detrazione degli interessi.

Risultato finale

Dopo 25 anni, ovvero all’estinzione del mutuo abbiamo calcolato il guadagno ottenuto da entrambi:

  • Proprietario (Valore futuro immobile – rate del mutuo) = +83.852 €
  • Inquilino (Capitale investito – canoni di locazione + eventuale differenza rata mutuo/canone e altri costi benefici= -174.432 €

Come si può vedere il risultato è a favore di chi ha acquistato.

Trilocale- Acquisto

L’immobile costa 390.000 € e l’acquirente ricorre ad un mutuo a tasso fisso di 25 anni che finanzia il 66% del valore, pagando una rata di mutuo di 1.136 €. Possiede quindi un capitale a disposizione di 150.000 €. L’importo del mutuo comprende anche le spese legate all’acquisto dell’immobile: notaio, intermediazione immobiliare, imposte e bolli.

Egli pagherà i costi legati all’acquisto della casa e all’accensione del mutuo e avrà un beneficio fiscale grazie alla detrazione degli interessi passivi. Inoltre dovrà pagare le spese di gestione dell’immobile (manutenzione straordinaria e assicurazione).

Per calcolare il valore futuro dell’ immobile abbiamo considerato una rivalutazione annua pari alla media dell’indice Istat degli ultimi 10 anni.

Trilocale- Affitto

Chi opta per la locazione paga un canone mensile iniziale di 1.000 €. Il capitale a disposizione (di 150.000 €) viene investito in un BTP con scadenza tra 25 anni. L’affitto sarà aggiornato ogni anno in base all’indice Istat. L’inquilino dovrà pagare annualmente la registrazione del contratto di locazione.

Differenza rata mutuo-.canone e altri costi/benefici

Il modello proposto considera la differenza tra i canoni di locazione e le rate di mutuo. Per esempio, nel primo anno ci sarà una differenza positiva per il locatario (che spende 1.000 € al mese contro una rata mensile di 1.136 € per il proprietario). Si considera anche l’eventuale differenza tra i costi di gestione dell’immobile, i costi della locazione e il beneficio fiscale per la detrazione degli interessi.

 Risultato finale

Dopo 25 anni, ovvero all’estinzione del mutuo abbiamo calcolato il guadagno ottenuto da entrambi:

  • Proprietario (Valore futuro immobile – rate del mutuo) = +209.445 €
  • Inquilino (Capitale investito – canoni di locazione + eventuale differenza rata mutuo/canone e altri costi benefici= -137.334 €

Come si può vedere il risultato è a favore di chi ha acquistato.

Affitto o acquisto a Roma

L’Ufficio Studi Tecnocasa ha valutato la convenienza tra l’acquisto o la locazione di un bilocale di 70 e di un trilocale di 95 mq in una zona semicentrale di Roma.

Bilocale- Acquisto

L’immobile costa 250.000 € e l’acquirente ricorre ad un mutuo a tasso fisso di 25 anni che finanzia l’80% del valore, pagando una rata di mutuo di 875 €. Possiede quindi un capitale a disposizione di 65.000 €. L’importo del mutuo comprende anche le spese legate all’acquisto dell’immobile: notaio, intermediazione immobiliare, imposte e bolli.

Egli pagherà i costi legati all’acquisto della casa e all’accensione del mutuo e avrà un beneficio fiscale grazie alla detrazione degli interessi passivi. Inoltre dovrà pagare le spese di gestione dell’immobile (manutenzione straordinaria e assicurazione).

Per calcolare il valore futuro dell’ immobile abbiamo considerato una rivalutazione annua pari alla media dell’indice Istat degli ultimi 10 anni.

Bilocale – Affitto

Chi opta per la locazione paga un canone mensile iniziale di 850 €. Il capitale a disposizione (di 65.000 €) viene investito in un BTP con scadenza tra 25 anni. L’affitto sarà aggiornato ogni anno in base all’indice Istat. L’inquilino dovrà pagare annualmente la registrazione del contratto di locazione.

Differenza rata mutuo-canone e altri costi/benefici

Il modello proposto considera la differenza tra i canoni di locazione e le rate di mutuo. Per esempio, nel primo anno ci sarà una differenza positiva per il locatario (che spende 850 € al mese contro una rata mensile di 875 € per il proprietario). Si considera anche l’eventuale differenza tra i costi di gestione dell’immobile, i costi della locazione e il beneficio fiscale per la detrazione degli interessi.

Risultato finale

Dopo 25 anni, ovvero all’estinzione del mutuo abbiamo calcolato il guadagno ottenuto da entrambi:

  • Proprietario (Valore futuro immobile – rate del mutuo) = +90.077 €
  • Inquilino (Capitale investito – canoni di locazione + eventuale differenza rata mutuo/canone e altri costi benefici= -239.540 €

Come si può vedere il risultato è a favore di chi ha acquistato.

Trilocale- Acquisto

L’immobile costa 370.000 € e l’acquirente ricorre ad un mutuo a tasso fisso di 25 anni che finanzia il 73% del valore, pagando una rata di mutuo di 1.184 €. Possiede quindi un capitale a disposizione di 120.000 €. L’importo del mutuo comprende anche le spese legate all’acquisto dell’immobile: notaio, intermediazione immobiliare, imposte e bolli. Egli pagherà i costi legati all’acquisto della casa e all’accensione del mutuo e avrà un beneficio fiscale grazie alla detrazione degli interessi passivi. Inoltre dovrà pagare le spese di gestione dell’immobile (manutenzione straordinaria e assicurazione). Per calcolare il valore futuro dell’ immobile abbiamo considerato una rivalutazione annua pari alla media dell’indice Istat degli ultimi 10 anni.

Affitto

Chi opta per la locazione paga un canone mensile iniziale di 1000 €. Il capitale a disposizione (di 120.000 €) viene investito in un BTP con scadenza tra 25 anni. L’affitto sarà aggiornato ogni anno in base all’indice Istat. L’inquilino dovrà pagare annualmente la registrazione del contratto di locazione.

Diffrenza rata mutuo-canone e altri costi/benefici

Il modello proposto considera la differenza tra i canoni di locazione e le rate di mutuo. Per esempio, nel primo anno ci sarà una differenza positiva per il locatario (che spende 1.000 € al mese contro una rata mensile di 1.184 € per il proprietario). Si considera anche l’eventuale differenza tra i costi di gestione dell’immobile, i costi della locazione e il beneficio fiscale per la detrazione degli interessi.

Risultato finale

Dopo 25 anni, ovvero all’estinzione del mutuo abbiamo calcolato il guadagno ottenuto da entrambi:

  • Proprietario (Valore futuro immobile – rate del mutuo) = +166.683 €
  • Inquilino (Capitale investito – canoni di locazione + eventuale differenza rata mutuo/canone e altri costi benefici= -170.114 €

Come si può vedere il risultato è a favore di chi ha acquistato.

Servizi di ingegneria e architettura ancora su nel III trimestre

Terzo trimestre consecutivo di crescita per le gare relative ai servizi di architettura e ingegneria in Italia. Dopo sei mesi con il segno positivo (rispetto allo stesso semestre del 2015), anche il trimestre luglio-settembre rivela un aumento degli importi a base d’asta (compresi dunque anche quelli per l’esecuzione), sebbene questi non raggiungano i picchi registrati nel secondo trimestre: 1 miliardo e 461 milioni di euro, cento milioni in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

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